CONCORSI ITALIANI: NON VOGLIO VINCERE, MA FATEMI PARTECIPARE

Per la serie “idee che avrei voluto avere” ma anche i “1000000 motiiv per espatriare” ecco l’ultima genialata made in Puglia. Torniamo a parlare di concorsi, avevo gà parlato di concorsi “assegnati” CONCORSI “ASSEGNATI” ASL

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Vi ricordate quando eravate piccolini e prima di fare una gara vi veniva detto per consolarvi “piccolo, l’importante non è vincere ma partecipare” e voi ci credevate, volevate partecipare, perchè partecipareti dà la possibilità, di arrivare terzi, quarti. Ora, non vi è permesso neanche quello specie se si parla di concorsi pubblici.

Già perchè non solo, a volte, per puro caso i vincitori si sanno in anticipo (per puro caso…) , ma in più cosa succede per impedire la partecipazione ed evitare che qualcuno più bravo impedisca la vincita del vincitore? facciamo uscire il bando a cavallo di Paqua, e mentre voi siete lì a mangiare l’uovo e la colomba, qualcun’altro invia la candidatura con tutta la calma..e poi? passato il Santo passata la festa, dopo che il cioccolato ci ha consolato andiamo su concorsi.it e cosa scopriamo? che il 28 marzo (venerdì santo) è uscito un bando per soli titoli (neanche l’esame!) che scade il 4 aprile (due giorni dopo pasquetta).

Io non voglio vincere, confido che chi vincerà avrà fatto anni di volontariato per essere assunto e finalmente pagato, MA DATEMI LA POSSIBILITA’ DI PARTECIPARE, perchè rientrare in graduatoria fà punteggio, e dopo essere entrata in graduatoria 10 volte tra i primi posti forse tra 20 nè vincerò uno, piccolo, piccolo. E’ vero che la legge permettedi pubblicare bandi quando si vuole, ma chissà perchè alcuni bandi escono a Natale, Pasqua, Ponte del 25 aprile, ferragosto.

Allora facciamo così: VOI NON CI DATE LA POSSIBILITA’ DI PARTECIAPARE? E NOI CI INCOMINCIAMO A RIBELLARE!!!!

 

 

 

6 thoughts on “CONCORSI ITALIANI: NON VOGLIO VINCERE, MA FATEMI PARTECIPARE

  1. Come sempre trovo i tuoi articoli molto interessanti e stimolanti, e ti faccio i complimenti per questo! é un piacere leggerti. Cmq cambiando argomento c’è un tag sul mio blog se ti fa piacere passa a dare un’occhiata!!!=)=)

  2. Bisogna ribellarsi e battersi!
    Il mio posto nel dottorato anni fa l’ho strappato battendomi con le unghie e coi denti, arrivando alla borsa di studio contro tutti i pronostici (e figli e “cocchi” dei professori). Dopo essermi sentita consigliare di non partecipare. Dal mio docente di tesi. Perché aveva già uno studente da inserire.

  3. Ma come non hai fatto il corso di telepatia burocratica? ahiahiahi… E’ un po’ come alle votazioni (che in tutta probabilità si svolgeranno di nuovo), la lista per fare gli scrutinatori (150 euro per 8+8=16 ore di lavoro) è aperta a tutti, specie ai disoccupati, ma casualmente non si sa mai quando, e casualmente quando ci va il cittadino comune non raccomandato è sempre piena, chiusa, dispersa ritorni, ecc… Al che non stupisce che vi siano dentro tutti i figli dei politici locali.

  4. Poi c’è il paradosso statistico dei concorsi/colloqui: se viene ben pubblicizzato, la percentuale che tu lo scopra aumenta. Ma se è ben pubblicizzato, la percentuale di passare con migliaia di iscritti diminuisce. Quindi l’optimum è un concorso poco pubblicizzato che conosci solo tu.

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